Bravo Filippo, hai fatto un capolavoro!

filippo bedini assessore le tradizioni storiche pisa capodanno pisano 2025
La politica è condivisione e partecipazione ed anche la politica amministrativa è e deve essere fondata su tali principi. Amministrare una comunità, a mio giudizio, significa prima di tutto essere parte della propria comunità, condividere con essa un progetto politico, renderla partecipe di quel progetto.
Troppo spesso, ahi me, questi passaggi che sembrano scontati, si infrangono, però, nei banchi dei vari consigli e troppo spesso gli amministratori, una volta diventati tali, si allontanano dai propri amministrati, e divengono un qualcosa di distaccato, di autoreferenziale, incapace di creare progetti di partecipazione e condivisone. Diceva Eraclito nel V° secolo A. C. che sono tre i presupposti irrinunciabili per fare politica: sapere cosa si vuole, saperlo comunicare agli altri, essere incorruttibili. Capisco si che sia faticoso: molto più semplice stare nei banchi dei consigli, delle commissioni (infinite), ma, come si dice, si finisce quasi sempre (o troppo spesso) in quella situazione che in Toscana viene egregiamente riassunta con il detto “se la dicono e se la cantano”! e ad ascoltare tanti consigli comunali, ecco la considerazione più reale sta proprio in quel detto (male detti toscani) “se la dicono e se la cantano”!
Anche la cultura dovrebbe rientrare in un percorso condiviso… e qui si va sul difficile; anche le tradizioni storiche… e qui si va sul difficilissimo! Creare momenti di partecipazione su un’opera pubblica ci può stare; figuriamoci, però, nella disinteressata e disimpegnata società di oggi creare processi di partecipazione in ambito culturale o, addirittura, in quello delle tradizioni storiche. Eppure ne avremmo tanto bisogno, eppure, proprio oggi, avremmo bisogno (e non mi dilungo sul perché…) di condivisione e partecipazione proprio rispetto alle nostre secolari e millenarie tradizioni. Avremmo bisogno di riscoprirci comunità proprio partendo dalla consapevolezza che la nostra comunità si fonda su comuni tradizioni, e su una identità definita; saper trasmettere questo nostro patrimonio comune alle giovani generazioni ed a coloro che sono nati in una cultura diversa, magari avvicinandoli ed affascinandoli con la nostra identità, con le nostre tradizioni. Oggi più che mai le nostre comunità hanno bisogno di riscoprirsi tali, partendo proprio da una comune identità e da un bagaglio condiviso di tradizioni.
Ecco l’assessore alla Cultura ed alle Tradizioni Storiche Filippo Bedini sta facendo proprio questo; ed i frutti del suo (capo)lavoro si sono potuti cogliere rigogliosi in questi giorni di festeggiamenti per il Capodanno Pisano, a partire da tutti coloro che si sono messi in coda per ammirare alla Chiesa della Spina l’Infiorata dell’Annunciazione. Bedini in questi anni (ed in questi giorni lo abbiamo potuto toccare con mano) sta ricostruendo la consapevolezza di avere un patrimonio comune fatto di identità e tradizioni, anzi di belle tradizioni, e lo sta realizzando facendo partecipare un’intera città (e non solo) alla riscoperta di queste tradizioni, così valorizzandole e preservandole dai nostri giorni. Sia chiaro tutto questo è ben diverso dalla operazione portata avanti dalle amministrazioni precedenti di trasformare le Tradizioni in Manifestazioni, come se fossero un rave party, ma questa è un’altra storia.
Grazie Filippo