Sabato, 24 maggio ho partecipato alla grande manifestazione organizzata da S.O.S. Volterra, insieme a centinaia di cittadini e decine di associazioni, per dire NO al progressivo smantellamento dell’ospedale ed in generale della Sanità nelle aree rurali.
Ho ribadito due concetti fondamentali:
– I servizi essenziali non si misurano in termini di economicità: sanità, scuole, infrastrutture non possono essere chiuse perché “non convengono”.
Anche se c’è un solo bambino quella scuola deve restare APERTA!
– I soldi per la sanità ci sono, ma vengono spesi male. In Toscana ci sono 2.142 primari, uno ogni 4,8 posti letto. È chiaro che non servono a garantire una sanità più efficace e più efficiente, ma a mantenere il potere di chi li nomina.
L’ospedale di Volterra è un’eccellenza, con l’Auxilium Vitae, il centro INAIL, la Rems, possono essere un centro di eccellenza regionale e garantire un presidio fondamentale per il territorio.



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