Serve un Cpr in Toscana, il PD ignora la sicurezza

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Pisa, 29 maggio 2025 – “Nel corso della seduta del consiglio regionale del 27 maggio, il centrosinistra toscano ha confermato, ancora una volta, il proprio rifiuto ideologico alla realizzazione di un Cpr in Toscana, ignorando l’emergenza sicurezza che ormai è sotto gli occhi di tutti.”

A denunciarlo è il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci, che attacca duramente la linea dell’assessore Ciuoffo: “Anziché rispondere nel merito della questione, si è addirittura lanciato in un elogio del modello di accoglienza toscano, dimostrando una distanza abissale dalla realtà vissuta quotidianamente dai cittadini.”

Pisa migliora, Firenze sprofonda

Petrucci richiama i dati ufficiali: “Secondo il report del Sole 24 Ore basato sui dati del Ministero dell’Interno, nel 2024 Pisa ha scalato 23 posizioni nella categoria giustizia e sicurezza, arrivando al 55° posto. Un risultato che testimonia l’efficacia delle politiche del centrodestra: riqualificazione urbana, lotta alle occupazioni abusive, riappropriazione degli spazi e una stretta collaborazione con le forze dell’ordine. Un cambio di passo concreto. Nella stessa classifica, invece, Firenze, roccaforte storica della sinistra, è ultima al 107° posto.”

Il consigliere regionale incalza: “Ora serve un salto di qualità. Per tutelare davvero i cittadini, è necessario realizzare un Cpr anche in Toscana, come Fratelli d’Italia chiede da anni. Un centro che consente di accelerare le espulsioni degli stranieri irregolari e di coloro che delinquono. I numeri parlano chiaro: a fronte di una popolazione straniera pari al 10%, oltre il 34% delle persone denunciate e arrestate in Italia è straniera.”

Petrucci conclude con fermezza: “Le scene a cui abbiamo assistito nelle ultime settimane tra Pisa, Pontedera e Santa Croce sono indegne di una regione civile. Ed è inaccettabile che la sinistra continui a far finta di nulla, negando uno strumento di sicurezza e legalità solo per ideologia. Noi continueremo a batterci affinché anche la Toscana abbia un Cpr, che, ricordo, è già presente in tante altre regioni italiane”