Fine vita, Petrucci (FdI): “Regioni non possono legiferare, il Governo Meloni è il primo a mettere in agenda una legge nazionale”.
Firenze, 11 giugno 2025: “Fin dall’inizio di questa vicenda ho sempre sostenuto che servisse un intervento legislativo a livello nazionale, e ho sempre detto che le Regioni non hanno facoltà di legiferare su una materia così complessa che chiama in causa diritti costituzionali, questioni etiche e addirittura di rilevanza penale. Oggi ribadisco questa posizione.
In Consiglio regionale il nostro no è stato categorico rispetto alla legge approvata in Toscana, perché se va alle singole Regioni la disciplina di questo tema si creano diseguaglianze inaccettabili tra i cittadini. È paradossale che sia stata la sinistra, che invoca la Costituzione a ogni piè sospinto, ad aver voluto questa legge regionale. Non si può essere difensori della Carta a fasi alterne!
Già all’indomani dell’approvazione della legge toscana il ministro Schillaci aveva parlato di tempi maturi per discuterne a livello nazionale e proprio ieri il Governo ha avviato un confronto per presentare un testo unitario. C’è da chiedersi perché la sinistra non l’abbia fatto quando sedeva a Palazzo Chigi visto che la sentenza della Consulta risale al 2019.
Il Governo e il Parlamento si accingono a fare una discussione articolata e capace di coinvolgere tutti su un tema così delicato: cosa che però non è stata fatta in Toscana dove il Pd aveva solo fretta di portare a casa il risultato in vista delle regionali.
Le azioni del Governo e del Ministro Schillaci dimostrano la grande capacità di ascolto di questa società nei confronti della società e delle numerose sensibilità che la compongono” lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Sanità Diego Petrucci.