Pisa, 6 settembre – Non è soltanto il titolo di un libro, ma il racconto di un cammino che ho fatto in questi anni in Consiglio Regionale e, soprattutto, dentro la vita reale delle persone. Ho voluto vedere da vicino, 𝑡𝑜𝑐𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑔𝑙𝑖 𝑜𝑐𝑐ℎ𝑖, cosa significa vivere ogni giorno la sanità toscana: nei pronto soccorso, nelle RSA, nelle case di comunità, nelle farmacie. In tutti quei luoghi dove la sanità non è teoria, ma vita concreta, fatta di volti, sacrifici e speranze.
Quando sono entrato in commissione Sanità non avevo competenze tecniche in materia. Compresi subito che per capire davvero quel sistema, numeri e relazioni non sarebbero stati sufficienti. Servivano incontri, storie, vicinanza. Per questo presi un impegno con me stesso e con i cittadini: visitare almeno una struttura a settimana, per ascoltare medici, infermieri, pazienti, famiglie. Andare lì dove i problemi sono concreti e le urgenze non aspettano.
Alla fine di questa legislatura posso dire di aver rispettato quell’impegno, e spesso di aver fatto anche di più. Da questa esperienza nasce un libro che non è soltanto memoria di quanto ho visto e ascoltato, ma anche una proposta di cambiamento. Perché la sanità non è un privilegio, è un diritto, e il compito della politica è difenderlo e renderlo migliore, ogni giorno.
𝑇𝑜𝑐𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑔𝑙𝑖 𝑜𝑐𝑐ℎ𝑖 non è più soltanto il mio viaggio. Da oggi, è anche il vostro.







